L'Associazione Scientifica Centro di Portici collabora attivamente con Slow Food Campania da circa 5 anni, attraverso due suoi soci, Gianni Cicia e Domenico Tosco, chiamati a far parte Comitato Tecnico Scientifico (CTS) per i presìdi Slow Food per la Campania e la Basilicata, fin dalla sua istituzione. Altro membro del CTS è il Luigi Mennella, dottorando della sezione Economia del Dipartimento di Agraria di Portici, il quale ha scelto come argomento della tesi proprio lo studio della formazione del prezzo dei presìdi Slow Food.
In generale la collaborazione in questione ha riguardato prevalentemente l'ampliamento del quadro conoscitivo dei presìdi, con un contributo di proposte in merito al perfezionamento delle regole gestionali del sistema.
Le iniziative per una migliore conoscenza dei presìdi Slow Food in Campania
La gestione dei presìdi Slow Food in Campania nel 2012 ha registrato una novità significativa rappresentata dall'istituzione di un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) per i presìdi Slow Food Campania e Basilicata. Si tratta di un organo consultivo che nei primi anni della sua attività con iniziative specifiche ha contribuito all'ampliamento del quadro conoscitivo sui presìdi e al perfezionamento di alcuni aspetti gestionali.
In questo quadro è stata avviata un'indagine sui costi di produzione e sulla redditività dei presìdi che finora ha riguardato 12 prodotti: Antichi pomodori di Napoli, Alici di Mendica, Broccolo Aprilatico, Carciofo Bianco di Pertosa, Carciofo Violetto di Castellammare, Cece di Cicerale, Fagiolo di Controne, Fagiolo Dente di morto di Acerra, Conciato romano, Papaccella napoletana, Oliva Salella ammaccata del Cilento, Soppressala del Vallo di Diano. Il lavoro è stato svolto con la collaborazione dell'Assessorato regionale all'agricoltura della Campania.
L'obiettivo che si persegue è quello di impostare una banca-dati specifica destinata a essere incrementata fino a interessare tutti i prodotti e ad essere aggiornata periodicamente, con la funzione prevalente di rendere possibile un'azione di consulenza specifica, rivolta a produttori, sui problemi economici delle produzioni analizzate.
Finora, previo periodico aggiornamento dei prezzi, i risultati delle analisi sono stati comunicati e discussi in occasione delle principali manifestazioni associative: Leguminosa, Assise regionale sui presìdi e Terra Madre-Salone del Gusto, quest'ultima svoltasi a Torino nel settembre del 2016. Entro il 2017 per ogni singolo prodotto oggetto di indagine, saranno esaminati in dettaglio gli aspetti tecnici ed economici con i produttori interessati, allo scopo di formulare specifici suggerimenti indirizzati alla razionalizzazione dei processi produttivi e delle modalità di vendita.
I dati acquisiti dimostrano che, in generale, i risultati economici dei presìdi sono migliori di quelli che caratterizzano le altre alternative produttive adottate ordinariamente nelle stesse realtà territoriali e aziendali.
I confronti fra le alternative organizzative riguardanti uno stesso prodotto hanno consentito di evidenziare la convenienza a vendere, almeno in parte, con le modalità delle filiere corte e a integrare i processi produttivi fino a comprendere la lavorazione e trasformazione dei prodotti. Va tenuto presente che dette situazioni consentono di ridurre i costi connessi ai passaggi intermedi a beneficio anche dei consumatori.
Infine, è chiaramente emerso ancora una volta che sul mercato i punti forza dei presìdi sono rappresentati dalle caratteristiche di eccellenza ed unicità dei prodotti, dall'ecosostenibilità delle tecniche adottate e dall'apprezzamento dei consumatori (coproduttori) nei riguardi dell'azione che Slow Food svolge per la tutela della biodiversità e della difesa dei redditi delle aziende contadine e delle aspettative dei consumatori.
Per la realizzazione dell'indagine si è potuto fare affidamento su una convinta collaborazione dei produttori, consapevoli dell'utilità delle analisi ai fini delle scelte gestionali.
Un'altra iniziativa a supporto del processo di evoluzione del sistema dei presìdi, realizzata da Slow Food tramite il CTS, riguarda la revisione dei disciplinari di produzione. L'obiettivo perseguito è stato quello di rivedere l'impostazione di tali documenti secondo un'articolazione comune, apportare aggiornamenti sulla base di eventuali nuove acquisizioni, rafforzare gli aspetti riguardanti l'identificazione del prodotto, la tracciabilità dello stesso e l'ecosostenibilità delle tecniche di produzione ammesse.
Dopo la messa a punto degli indirizzi generali e delle raccomandazioni specifiche formulate per ogni prodotto, è iniziata la fase, ancora in corso, di recepimento da parte dei produttori, che si concluderà con la divulgazione dei disciplinari revisionati. Tutto ciò allo scopo di rinsaldare la fiducia e il legame tra i produttori e i consumatori.
G. Cicia, D. Gallo, L. Mennella, D. Tosco (coordinamento)
Composizione del Comitato Tecnico Scientifico dei Presìdi Slow Food Campania -Basilicata
Presidente: Domenico Tosco
vice-Presidente: Vito Trotta
Mariana Amato:</span></strong> Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell'Ambiente<br /><strong><span style="color: #993300;">Gianni Cicia: Università degli Studi di Napoli Federico - Dipartimento di Agraria e Associazione Scientifica “Centro di Portici”
Raffaele Di Fiore: Già operatore del Laboratorio Chimico Merceologico - Camera di Commercio di Napoli
Italo Giordano: Già Direttore dell'Istituto Sperimentale delle colture Industriali
Federico Infascelli: Università degli Studi di Napoli Federico - Dipartimento di Medicina Veterinaria
Luigi Mennella: Dottorando presso il Dipartimento di Agraria Portici
Antonino Miccio: Direttore del Parco Marino di Punta Campanella
Nicola Mirabella: Università degli Studi di Napoli Federico - Dipartimento di Medicina Veterinaria
Filomena Nazzaro: Istituto di Scienze dell'Alimentazione, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Riccardi Riccardo: ARCA 2010
Giuseppe Orefice: Presidente Regionale Slow Food Campania
Patrizia Spigno: ARCA 2010
Domenico Tosco: Associazione Scientifica Centro di Portici
Vito Trotta: Responsabile Regionale dei Presidi Slow Food della Campania e della Basilicata